venerdì 31 ottobre 2014

L'età ellenistica: la decadenza della πόλις (V Classico)

A questo link vi allego le pagine lette in classe dalla Storia dei Greci di Indro Montanelli (pp. 374 - 382, Rizzoli 1960). Come vi spiegavo, sono illuminanti per capire il fenomeno della decadenza della πόλις all'inizio del IV secolo a.C. più di qualsiasi manuale. È infatti importante ricordare che personalità come Senofonte cominciano a distaccarsi dalla comunità d'appartenenza per seguire le proprie aspirazioni personali. Si può dire che questa sorta di individualismo nascente sancisce una nuova epoca, in cui il cittadino non è più legato solo alla propria città, ma diviene un cittadino del mondo (κοσμοπολίτης, da κόσμος - "mondo" e πολίτης - "cittadino"). Da una parte quindi gli orizzonti si allargano enormemente, ma dall'altra i singoli cittadini perdono sostanzialmente la loro autonomia politica e divengono sudditi di enormi regni, eredità del vastissimo impero assoggettato da Alessandro Magno e che va dalla Grecia e l'Egitto fino all'India. Comincia quell'epoca chiamata ellenismo, poiché la cultura ellenica si diffonde in tutto il mondo e si ibrida con le millenarie culture straniere con cui viene in contatto.

Vi allego un'immagine che illustra i regni che si spartirono i diadochi (διάδοχοι, letteralmente "i successori") dopo la morte di Alessandro Magno. Siamo nel 301 a.C. e la potenza di Roma sta già crescendo, dominando su gran parte dell'Italia (qui potete ingrandire ancora di più l'immagine).



Se poi volete saperne di più su Montanelli, qui c'è la voce a lui dedicata sull'enciclopedia Treccani.  È stato un importante giornalista e una voce controcorrente nel panorama culturale italiano del novecento: infatti si proclamava di destra, ma aveva una sua idea molto particolare, tanto che ha combattuto come partigiano contro il regime fascista. È stato uno dei più gradi critici dell'ascesa politica di Silvio Berlusconi.  

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