mercoledì 19 novembre 2014

"L'aribtrato" di Menandro

Anche se le riprese sono amatoriali, ho trovato su youtube una rappresentazione molto bella de L'arbitrato ( Ἐπιτρέποντες) di Menandro. Potete leggere la trama qui. La scena si apre con il cuoco di Cherèstrato che si fa rivelare dallo schiavo Onesimo il motivo per cui il padrone di quest'ultimo, Carisio, si è rifugiato a casa di Cherèstrato, suo amico. Carisio infatti se ne è andato di casa adirato con la moglie Panfila, colpevole di aver partorito a sua insaputa un figlio avuto da un misterioso amante, e adesso trascorre le giornate disperato e ubriaco, in compagnia della prostituta Abrotono, innamorata di lui. Come si scoprirà, in realtà Panfila è vittima di uno stupro ed è stato proprio Carisio, al buio, non riconosciuto, a stuprarla. In questo modo marito e moglie potranno riconciliarsi, e sarà proprio la prostitua Abrotono a permettere questo riconoscimento.

Vi aggiungo le parole che a questa commedia dedica Luigi Rossi:
"L'arbitrato è commedia di profonda umanità e ha il suo momento più intenso quando Carisio, riesaminando la sua vicenda alla luce di una riflessione che abbraccia la condizione umana in generale, prende coscienza dell'insensatezza del suo comportamento. Così da marito deluso ed irritato, pronto a ripagare il sospettato tradimento con un'azione vendicativa, grazie a un'analisi della realtà fatta senza conformismi e ipocrisie, acquista consapevolezza più profonda della fallibilità umana e si dispone al perdono [...]  Parallelamente la prostitua Abrotono, per la quale i personaggi ottusamente conservatori hanno parole di disprezzo, tesse la sua nobile azione di ricomposizione. La vicenda di una prostituta che rinuncia all'uomo che ama cooperando alla felicità altrui è un finale d'intreccio che fa capire quanto sia cambiata la dimensione etico-sociologica".

Qualche curiosità: la rappresentazione si svolge nello splendido scenario naturale di Segesta, in Sicilia, sede di un'antica colonia greca di cui rimangono molte testimonianze (soprattutto templi), e nella scena in cui compare Panfila col bimbo i musicisti cantano "La simminzina", una bellissima canzone popolare sicula nella versione interpretata da Rosa Balistreri, la famosa cantante della tradizione popolare del Sud d'Italia.



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